UNAEP: RILANCIARE l’HOUSING SOCIALE CON NORME PIU’ CHIARE
L’Italia è fanalino di coda sull’edilizia sociale. Nel nostro Paese gli alloggi pubblici ammontano a circa 900mila unità a fronte di 11,6 milioni in Germania, 5,4 milioni in Gran Bretagna, 5 milioni in Francia. La percentuale di alloggi sociali è pari, quindi, a circa il 5% del totale delle abitazioni, contro una media europea del 20%. Dati sui quali si è discusso durante il convegno dal titolo ”Dimensione sociale della rigenerazione urbana: social housing e governo del territorio”, organizzato dall’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici (Unaep) a Palazzo Spada, presso la sede del Consiglio di Stato a Roma. Simbolo di questo problema è, ad esempio, la situazione della Capitale dove la percentuale delle famiglie che usufruisce di housing sociale è il 4,3%, 400mila persone pari a circa un residente su sette. Una distanza abissale rispetto alle città del Nord Europa: 48% ad Amsterdam, il 21,4% a Copenaghen, il 17% a Parigi, 16,6%, a Londra il 13%. Dati che confermano la mancanza di una visione strategica che coniughi, ad esempio, la rigenerazione urbana al social housing, imprimendo un’inversione di rotta nell’attuazione delle politiche abitative nel nostro Paese che negli ultimi anni, per la crisi economica e per il progressivo abbandono di politiche pubbliche sull’emergenza abitativa, sembrano essere scomparse anche dal dibattito pubblico.
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